Massimo Curzi

Brilla il lumicino
piccino
sembra un lontan puntino.
Pulsa la pepita
fiorita
per pupille assai gradita.
Sbuffa di vapore
colore
polvere d'oro e stupore.
Sfila tra pianeti
quieti
son saggi anacoreti.
Spruzzi di pace
fornace
accesa di fiamma……leggi…

Graffiare un'angelo nessun sa
l'orgoglio folle lo fa.
Mani truci sul viso
spezzan la linea del sorriso.
Occhi in scuri aloni annegati
lì pure i sogni son bruciati.
Rosse tracce di viltate
anima e pelli fan macchiate.
Tal coraggio è……leggi…

Piovon sottili gl'aghi d'aria,
sbadiglia il pargolo,
da sbarrata gola
s'arrossa l'ugola.
Mani intrecciate
di due minute ombre
s'affacciano nel mare,
nel placo d'oro.
Urla schizzate
di salmastri giochi
destan cerchi
pel cinger di tal……leggi…

C'è una lunga ferrosa scala
appoggiata al mondo
ci sale un treno in gran gala.
S'avvia pure, nel suo angosciare
una scura giovin vita
che tutti vuol lasciare.
Per la via s'incontreranno
senza cenni, con tremore
nella fatal stretta……leggi…

Gemme d'arcobaleno
a grandinar su tetti,
giù s'è lieti nell'udir
il lor tonfare.

In allerta stan
i monelli sensi
che nell'aperto
ribussan d'entrar.

Poi par di festa
il frasar del giorno,
che di vivi color
corregge……leggi…

Tesse la sottile inquietudine
il nero ragno
che s'accasa sovente
nell'intimo mio essere.
Scappa dispettoso
nelle stanze dei miei sogni.
Ospite inatteso di ventose notti,
fido compare dell'infido tarlo
che si sfama nei buchi
delle solide……leggi…

Cieca più non scorge
il velo di rugiada
che la cinge.
Lesta di passi e d'aliti
dall'attese rifugge.
Sull'orlo del crepaccio
siede, sul franato core
cauta al fondo s'affaccia.
Vertigine or scuote
il nerbo de suoi senni.
Pensa a tal……leggi…

Rosa
purpurea e svogliata
le spine recise.
Piangi……leggi…

Nelle mani alloggian pianeti
tondi, pel fiorir d'amorosi feti.
Par del bambin la movenza
nel navigar su tal lattescenza.
Saetta la carnea spada
c'or la parola più non bada.
Gira in tondo al ritto rossello,
corre l'umor al gualdo……leggi…

S'illumina di bianco la notte,
va a spegnersi il silenzio
e par che il mondo rigiri.
Le città assenti, tornano
fumando i lor fumi, sbuffando nebbie.
I passi rituonano, i ferri borbottano,
le voci si fan libere e volan dai muti……leggi…

Mai ci furon dolori
restii al bene
qual i graffi d'artigliato core,
alle lucenti volte
dell'anima, rea
d'alti, distanti voli.
Grondan le pure spoglie
dei purpurei rivoli
e né manco il bacio
de graditi Serafini
argina la marcia
del……leggi…

Al fuoco la sera
tra le fiamme lacera
visione nitida e vera
poi s'estingue e……leggi…

Mani composte, abbracciate
non più mosse per plausi.
Note in lacrime, meste,
ferme da fughe, adagi o andanti.
Non fende l'aria la smilza verghetta
per gli ordini alla sonora armata.
Or riposa sul leggio,
la partitura qual giaciglio,
tra i……leggi…

Persisti, essenza androgina,
già nomade per globi
e universi
nel gualdo di doglie
e fosche vivezze.
Con tronco, intriso cuore
vai frugando nell'anime
a……leggi…

Si poggian code di stelle arruffate
nel mulinare dei sospiri.
Poi occhi quieti in limpide sfere
pel poppare dei sensi.
E narici invase dal fragrare
dell'eterne sensuali nebbie.
Anco lingue sciolte nei vaporosi,
speziati infusi dei……leggi…